POSTFAZIONE di omino71

Estratto dal libro di Paolo Popeschich

“Beniamino Massimo, Un pittore romano”

Postfazione di omino71




Beniamino Massimo (1925-1971) è il gemello dell’artista Nate Tate (1928-1960), raccontato da William Boyd nel libro “Nat Tate, un artista americano”, che Paolo mi ha regalato quest’anno in occasione del mio cinquantesimo compleanno e che vi consiglio di leggere assolutamente.

Nelle pagine della postfazione dell’edizione italiana di Nat Tate, Boyd ricorda al lettore che ogni scrittore è una sorta di dottor Frankenstein che sguinzaglia per il mondo i suoi mostri. In realtà, questa raffinata opera mostra uno dei principi irrinunciabili della scrittura letteraria: che il vero esiste solo in quanto può alimentare il falso, la magnifica finzione in cui consiste il potere proprio dell’arte.

Beniamino Massimo è un artista la cui vita è stata ricostruita “tagliando e incollando” quella di tanti altri artisti e protagonisti della vita culturale della nostra città, dal dopoguerra agli anni settanta, un insieme di storie più o meno celebri, più o meno già raccontate, un pretesto che non vuole essere una beffa di chi, tra l’altro, non ha nemmeno l’abilità di far apparire del tutto vero qualcosa di completamente inventato, ma l’occasione per ricordarci che la nostra città è ricca di artisti che vanno supportati da vivi e non solo commemorati, raccontando le loro incredibili storie, quando non ci sono più.

Per questo Ti chiediamo di firmare la petizione in corso su charge.org lanciata dallo scrittore Pino Giannini e diretta a Mario Draghi (Presidente del Consiglio dei Ministri) e a Dario Franceschini (Ministro della Cultura) per la concessione della Legge Bacchelli all’artista Fausto delle Chiaie.

Firma qui


I seguenti proponenti sottopongono all’attenzione della Presidenza del Consiglio dei Ministri la richiesta di attivazione della Legge Bacchelli (legge n. 440/85) in favore dell'artista Fausto Delle Chiaie, uno dei più singolari e apprezzati esponenti dell'arte contemporanea italiana. L'artista, oggi 77enne, vive in una condizione di grave difficoltà economica, di salute e abitativa che ne impedisce il dignitoso proseguimento della vita. Ha sempre vissuto della sua arte onorando con ironica genialità il Paese e la città di Roma in particolare.

Fausto Delle Chiaie è molto popolare sia in Italia che all’estero soprattutto per il suo personalissimo museo in Piazza Augusto Imperatore a Roma dove, da oltre 30 anni, realizza ed espone giornalmente le sue creazioni in costante dialogo con il luogo e con i visitatori. Si allega una biografia riassuntiva dell’artista.

Confidando nella sensibilità culturale delle Istituzioni del nostro Paese, ci auguriamo che la presente istanza possa essere accolta favorevolmente.

Biografia

Fausto Delle Chiaie nasce a Roma nel 1944.

Dopo aver frequentato la Scuola Libera del Nudo di Roma, si dedica, a partire dall'inizio degli anni Settanta, alla realizzazione delle prime opere. Il suo percorso artistico viene inizialmente contaminato dagli influssi della pop art, dell'arte informale e dell'arte povera.

Nel 1986 elabora il "Manifesto Infrazionista" nel quale spiega come l'infrazione consista nella collocazione di opere in musei o altri siti d'arte e dal successivo rapido allontanamento dell'autore dal luogo.

Espone nel tempo in diverse località italiane e all'estero. In particolare in Belgio, dove vive per un periodo, e in Irlanda.

Prima di scegliere Piazza Augusto Imperatore, dalla fine degli anni Ottanta, come sede stabile del suo "Museo all'aperto" sempre nella capitale espone al Pincio, all'interno della Galleria Sciarra, in Piazza Borghese e presso Ponte Sant'Angelo.

Nel 2010 su iniziativa dell’Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione del Comune di Roma la casa editrice Electa pubblica un libro sull'artista romano, con la presentazione di Achille Bonito Oliva, dal titolo L'arte? Rubbish!, a cura di Giuseppe Casetti e Federico Centoni.

Nel 2011 è presente con le sue opere alla 54esima Biennale di Venezia nel Padiglione Spagnolo all’interno del progetto curatoriale dell’artista Cesare Pietroiusti, ospite del più ampio intervento espositivo dell’artista internazionale Dora Garcia.

Ha esposto, inoltre, in alcuni tra i principali musei di Roma.

Tanti nel corso degli anni i servizi giornalistici e i documentari a lui dedicati (Robaccia "Rubbish" di Matteo Alemanno e Gabriele Centin, Il museo chiude quando l'autore è stanco di Paolo Buatti, Ho fatto una barca di soldi di Dario Acocella).

Nel 2014 il giornalista Domenico Iannacone, all'interno della trasmissione I dieci comandamenti, in onda su Rai 3, racconta la storia e l'opera di Fausto Delle Chiaie nella puntata dal titolo "La bellezza incomprensibile".

La stilista Rossella Jardini, a lungo direttore creativo di Moschino, per la linea che porta il suo nome, collezione Primavera/Estate 2017, utilizza delle opere di Fausto Delle Chiaie per la realizzazione di alcuni abiti.

Nel 2018 Fausto Delle Chiaie decide di ripercorrere, di suo pugno, la vicenda artistica di una vita nel libro dal titolo Fuori catalogo (Kellermann Editore), ideato e curato da Pino Giannini con fotografie di Paolo Buatti.

Settembre 2020 - aprile 2021 è presente con una personale, curata da Boris Brollo e Alessandro Maganza, al Museo Nazionale Concordiese di Portogruaro (VE).

Nel 2021 il giornalista Domenico Iannacone, nel ciclo della trasmissione Che ci faccio qui, in onda su Rai 3, dedica la puntata dal titolo "Io sono qui" al ritratto artistico e umano di Fausto Delle Chiaie.

Diverse le tesi di laurea a lui dedicate.



ELENCO PRIMI FIRMATARI:

Achille Bonito Oliva

Domenico Iannacone

Umberto Croppi

Nicolas Ballario

Cristiana Perrella

Cesare Pietroiusti

Boris Brollo

Enzo Cucchi

Pino Giannini